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mercoledì 1 maggio 2019

La notte più lunga della mia vita e poi il sole. Donatella Marzaro

Avete presente cosa significa stare male di notte? Magari una colica, mal di denti, dolori muscolari, asma.... insomma niente di così grave da correre al pronto soccorso ma state svegli nel dolore e nella fatica, non riuscite a dormire e la notte vi sembra interminabile...
Ecco. La mia vita era così.
Il buio totale, una lunga notte buia, senza uno spiraglio di luce.
La depressione, l'ansia, gli attacchi di panico, la disperazione e ovviamente i pensieri di suicidio.
Ma mica un "meglio morire".
No miei cari. Il mio era un pensiero fisso, almeno 30 o 40 volte al giorno. Cercavo anche i metodi migliori su internet....
E si perchè sembra che non tutti i metodi sono così efficaci.
Non avevo un motivo per vivere, ne avevo un bel po' per anticipare la mia partenza verso il campo santo e l'eterno riposo.
Si....eterno riposo perchè non credevo mica in inferno, paradiso, Dio, Gesù.... e tutti gli altri.
Fin da piccola avevo un buon contatto con quello che alcune persone chiamano "potere superiore" o "universo" o "energia creativa" insomma modi alternativi di dire Dio per chi non crede alla religione o alla Chiesa.
Ma da dopo i primi sacramenti (Battesimo, Comunione e Cresima) mi allontanai definitivamente dalla Chiesa e dal tradizionale Dio che mi avevano spiegato essere un vecchio burbero che punisce e ogni tanto se ha le scatole girate fa venire una alluvione o distrugge una città........
Bhe...magari non me lo hanno detto così ma era quello che avevo capito. Ed era pure onnipresente quindi ti vedeva sempre, e dopo queste parole mi è stato specificato che mi vedeva anche quando ero in bagno da sola.... Forse il sacerdote era più malizioso di me perchè io in bagno da sola facevo cose normali come la doccia e per un bel periodo fui molto in imbarazzo a lavarmi pensando che Lui mi vedeva.
Sono cresciuta, ho studiato, lavorato, avuto relazioni..... e poi toccai il fondo.
Iniziò il mio periodo notte.
Lo voglio chiamare così.
Chi ha avuto panico o pensieri suicidi mi capirà, non è vita e nemmeno sopravivenza. Il mio mantra era "posso sempre uccidermi domani". Andavo avanti come uno zombie.
Chiedevo a quella forza fuori di me, di farmi morire, poi un giorno chiesi di darmi un po' di fede e serenità. Nulla. Si vede che era occupato... In fin dei conti quanti milioni di persone pregano ogni giorno, ogni ora? Tantissime.... e Lui mica può stare dietro a chi dice stupidaggini.
Eppure ero seria. E un giorno su Facebook mi contattò una persona, Anna. Parlammo di Dio e di preghiere, avevo già l'orticaria al solo pensiero ma ... scattò qualcosa...
Poi il 27 febbraio 2019 andai a messa.
Ero esausta, ero appena stata dalla mia dottoressa per farmi prescrivere un antidepressivo, secondo lei non ero depressa....ma va bhè questa è un'altra storia.
Entrai in Chiesa e mi sedetti all'ultimo posto. Feci quasi tutta la Messa piangendo in ginocchio.
Poi presi coraggio e quando il Sacerdote stava per uscire dalla Chiesa gli chiesi di parlare.
Scoprii solo in seguito che era il Mons. Erminio Villa e che aveva detto Messa in sostituzione del nostro Parroco che per motivi di malattia non poteva celebrare. 
Cosa successe?
Bhe prima di tutto guardai dritto negli occhi il Mons. e poi gli dissi che non ce la facevo più ad andare avanti che avevo questi pensieri di suicidio. Il suo sguardo era colmo di amore e comprensione, non c'era traccia di paura, giudizio, repulsione. Era puro amore....
Mi ascoltò e parlammo un po' ma soprattutto alla mia domanda "Dio mi potrà perdonare?" Lui mi disse di si, che l'unica condizione è essere veramente pentiti.
Uscii dalla Chiesa molto più leggera, il giorno seguente iniziai la cura e a pregare. E un mese dopo decisi di aprire questo blog per raccogliere tutte le preghiere più belle in modo che chiunque possa trovarle con facilità.
Da quel giorno sono felice, mi sento benissimo. Ho trovato un contatto con Dio e di conseguenza la pace, la fede, la gioia. Non ho più avuto pensieri brutti, ho avuto un paio di attacchi di ansia ma sono passati nel momento in cui mi sono affidata a Dio. Certo prendo il farmaco, che stranamente ha fatto effetto dal primo giorno, senza dover aspettare il primo mese durante il quale con gli antidepressivi tutto sembra peggiorare, non faccio più incubi, mi sveglio di notte e prego o guardo video relativi alla preghiera, a Dio.
Una notte non riuscivo a dormire, chiesi a Gesù se mi teneva vicino a Lui, in braccio come una bambina piccola, mi addormentai con una pace incredibile.

A tutte le persone che hanno pensato o pensano al suicidio voglio dire che c'è speranza, chiedete.
Chiedete a Dio, vi risponderà subito, non siete soli è li accanto a voi e sta solo aspettando che voi gli diate il permesso per aiutarvi.
Aggiungo da ex non credente, che una notte, durante una specie di sogno, vidi l'inferno e vi assicuro ragazzi che non lo auguro nessuno, nemmeno al mio peggiore nemico, nemmeno a chi davvero con il nostro giudizio merita una punizione esemplare. L'inferno è davvero dannazione eterna, ma potete salvarvi, ma cosa più importante potete far finire la notte più lunga della vostra vita facendo sorgere il sole.
Non continuate a vivere nell'inferno, potete farcela. Non credete a me, provateci! Sarete voi a raccontare la vostra rinascita.

Che Dio vi benedica

Donatella Marzaro









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